Categoria:
Spettacolo / Concerto

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spettacolo / concerto
(…) Ma voglio anche segnalare, personalmente, lo sgangherato, antico, delicato
lavoro del duo Giulia Angeloni e Flavia Ripa: "Santi, balordi e poveri cristi" ha il
sapore del primo Ascanio Celestini, di Dario Fo, di giullarate antiche e stornelli
irriverenti, di poesia e di terra.(…)
Andrea Porcheddu,
pubblicato su Linkiesta il 14 Ottobre 2013.


Santi Balordi e Poveri Cristi



Spettacolo teatrale di affabulazione e musica
Scritto, diretto, interpretato e musicato da:
Giulia Angeloni e Flavia Ripa

con il sostegno di: Nahìa

• Vincitore del premio
ECEPLAST al TROIATEATRO Festival 2014

• Menzione speciale al 
PREMIO SCINTILLE ASTI TEATRO 2014

• Vincitore del premio degli allievi presso
Premio Giovani Realtà del Teatro Udine 2013

• Nomination Special Off
Roma Fringe 2015

• Premio critica e pubblico
CASTELBUONOTEATRO festival 2015

“10 domande a Flavia Ripa”
Da Il Messaggero del 9 aprile 2024




Santi Balordi e Poveri Cristi è uno spettacolo di affabulazione e musica, ispirato a motivi tratti dalla tradizione popolare, per lo più italiana. Si articola in un’ora e mezzo circa di performance ed è composto da un susseguirsi di racconti, fiabe, cantate popolari, in una cornice che strizza l’occhio alla tradizione del teatro dei giullari e dei cantastorie.

Tema comune è la non appartenenza, l’esistenza ai margini di ciò che viene identificato come norma costituita. I protagonisti sono tutti scarti di una società che li rifiuta o a cui per qualche ragione non riescono ad adattarsi. Una corte dei miracoli fatta di santi, balordi, freaks, emarginati. Bambini nati sbagliati, rifiutati, poveri cristi per cui non c'è un posto al mondo al di fuori di un circo o di una corte di balordi. Per i quali forse non c'è alcuna altra via se non quella del balordo. Tema universale che ancora parla molto di noi, dei nostri ghetti sociali ed interiori, dei nostri tabù, di quel desiderio di appartenenza che è bisogno insito nell'uomo e di quanto alto possa essere il costo per chi sceglie o è costretto a rinunciarci.
Come il bambino nato con due teste da un padre che lo voleva il più intelligente del mondo, Scimmietta che s’innamora di uno che sente cantare per strada dalla sua cella del Regina Coeli, le tre vecchie al balcone che sognano uno sceicco come quelli del cinema o Ninetto che ha pregato S. Giuseppe tutta la vita e spera di essere il primo della sua famiglia a guadagnarsi il Paradiso. O ancora Gesù Cristo e San Pietro in giro per il mondo in incognita, protagonisti di una serie di avventure comiche e picaresche.